Dirty Trainload - Revolution And Crime - New Magazine Pub

Dirty Trainload - Revolution And Crime - New Magazine Pub

Save

Event organized by New Magazine Pub

From 20:30 to 22:30 - Terminated event -

From Monday 14 May 2018 until Monday 14 May 2018

-

Genere
Blues - Alternative - Garage/Punk

Membri del gruppo
Bob Cillo (Guitars, Vocals Analog Rhythm Boxes and Bass Loops, Voice, Harp)
Livia Monteleone (Voice, Baritone Guitar, Banjo, Theremin)
Go Balzano (Drums, Percussions)

“Quella terra di mezzo in cui il rock’n’roll più lercio e il blues più sofferto si sfiorano fino a diventare qualcos’altro”: così il personalissimo sound di Dirty Trainload è descritto dal magazine mus
...icale Sentireascoltare.
Il progetto è creato dal chitarrista barese Bob Cillo; le radici affondano nel blues ma entrano in gioco vecchie drum machine analogiche in loop e sonorità “lo-fi” di derivazione alternative e garage-punk; ne viene fuori un “progressive blues”, contaminato e sporco ma viscerale e autentico nello spirito.
Le influenze che hanno direttamente contribuito a forgiare lo stile spaziano dal delta blues a grandi innovatori del rock e precorritori del punk come Alan Vega-Suicide e Gun Club.
Nell’autunno del 2007 esce l’album di debutto “Rising Rust”, realizzato in duo con l’armonicista e cantante Marco Del Noce. L’album riceve ottimi riscontri dalla stampa specializzata internazionale e va ricordato come il primo album “alternative blues” prodotto in Italia.
Dal 2009 al 2011 Bob è affiancato dalla cantante polistrumentista italoamericana Livia Monteleone dalla California, con cui realizza il secondo album “Trashtown”, edito da Otium-CNI nel 2011. Nell’Autunno 2011 Bob partecipa ad una compilation prodotta dalla net label “Lepers Produtcions” che include, tra gli altri, Mike Watt e Black River Bluesman. Nella stessa session Bob registra le cover “Commit a Crime” e “Special Rider Blues”, entrambe realizzate in video.
Per il terzo album “A Place for Loitering”, realizzato in vinile 12” nel 2014, Bob fa coppia con il batterista Balzano. Questi tre album sono prodotti da Fabio Magistrali e vantano una copertina disegnata dall’illustratore svizzero Benjamin Guedel.
La collaborazione con Livia riprende: nell’autunno 2016, dalla nuova formazione allargata a trio, nasce il video “Freight Train”, girato in California.
Nel 2018 i tre registrano “Revolution and Crime”, quarto album della band.
I Dirty Trainload, nelle diverse line-up, sono da sempre impegnati in un’intensa attività live e sono approdati in tutte le principali città Italiane ed europee: Zurigo, Berlino, Londra, Brighton, Parigi, Helsinki, Copenhagen e, nel 2017, allo Sziget Festival di Budapest. In Inghilterra i Dirty Trainload hanno registrato due live session per il radio show-podcast americano Breakthru Radio. Negli USA la band si è esibita in California, a Chicago, al “Deep Blues Festival” di Minneapolis nel 2009 e, nel 2016 al “Deep Blues Festival” di Clarksdale – Mississippi.
I Dirty Trainload oggi promettono come sempre un set di “Blues Dissidente” carico e irriverente: “Non siamo una “band emergente” ma una realtà definitivamente sommersa nell’underground!”
di loro hanno scritto:
Tra le proposte più interessanti del panorama nazionale.
Michele Casella – Rockerilla
Ascoltateli con mente aperta perché sicuramente saranno di richiamo per la prossima generazione blues;
Carol Borrington – Blues Matters Magazine, UK
Grinta da vendere, registrazione e produzione impeccabili e scrittura di grande livello.
Stefano l. Bianchi – Blow Up
Troppo rock per i blues festival tradizionali, troppo divertimento per essere ignorati.
Autopsy IV - ninebullets.net, USA
Dirty Trainload convincono con un' effetto sorpresa.
Joachim “Joe” Brookes – Rocktimes, Germany
Sono in due, ma sembrano una marea. [...] Non temono di mostrarsi come allievi, non semplici epigoni, di mostri sacri come Link Wray o Howlin’ Wolf.
Stefano Pifferi – Sentireascoltare.com
Il loro "Rising Rust" è un concentrato di suoni Delta e visceralità punk. Uno dei dischi più interessanti usciti ultimamente.
Mario Panzeri – Rockit.it
Non perdete questo disco e soprattutto un concerto di questo duo, capace di rievocare i padri delle dodici battute.
Vittore Lanutti – Freakout Magazine
Un Blues sudicio e avvinazzato che si lascia violentare dal rock, afferrando il braccio di Jon Spencer e impregnandosi del sudore di Iggy Pop.
Benedetta Urbano – Rocklab.it
Musica lontana dal mainstream e capace di produrre in maniera forte e diretta emozioni vere.
Carlo “slidincharlie” Pipitone – Bluesguitar.it
Sonorità elettriche dall’idioma grezzo, distorto imbrattato di schizzi dai vividi colori di quel blues che porta il marchio di fabbrica della Fat Possum. Il timbro è costantemente in tensione ipnotico e minaccioso. Decisamente ai primi posti tra i migliori lavori di Blues in Italy di quest’anno!
Silvano Brambilla – Il Blues
Un sound avvolgente ed ipnotico, a volte volutamente minimale.
Pasquale Boffoli – Music Box
Trashtown, il titolo dell’album, è un capolavoro che impressiona. […] con un sound caratterizzato da ritmiche vigorose, distorsione in abbondanza, lavoro di sei corde dal sapore blues, fraseggi di armonica svuota-polmoni, battiti tintinnanti di percussioni e voce femminile leggermente acuta, sporca e naturalmente risonante. […] Lo si chiami come si vuole: alternative blues, nu blooz, blues dissidente o con qualunque altro termine associato al loro sound, in qualunque modo otterrete Dirty Trainload.
James Carlson - Roots Music Examiner, USA
Un personale, adrenalinico, ossessivo e infuocato alternative blues. […] Il duo riversa abbondanti quantità di energico blues ad alto tasso corrosivo ed abrasivo, sapientemente dosato e distribuito, e sembra scagliarsi contro lo stato di degrado delle nostre città, emblema dell'odierna regressione culturale e del conseguente sfarinamento sociale. Effetti, filtri, distorsioni, ritmi sintetici, chitarre sferraglianti, sporcizie soniche di varia natura, sono al servizio di un pulsante e moderno rock-blues, prodotto esemplare del nostro tempo, e però capace di non trascurare anche una più profonda anima "down-home".
Marco Maiocco – Disco Club

Show More