Edda allo Scumm - intervista e concerto - ven 18 gen

Edda allo Scumm - intervista e concerto - ven 18 gen

Save

Event organized by Scumm

From 20:00 to 02:00 - Terminated event -

From Friday 18 January 2019 until Saturday 19 January 2019

-

Con estremo piacere, accogliamo uno dei nomi più influenti del panorama musicale italiano, Stefano Rampoldi in arte Edda!
I live saranno preceduti da un'intervista confidenziale tenuta dal nostro affezionato Stefano D'Elia.

opening act___Jena Lu
a seguire dj set___PsychoTrendy!

EDDA nasce artisticamente alla fine degli anni ’80 come cantante dei Ritmo Tribale, storica band seminale nel mondo del rock italiano, con cui ha realizzato cinque dischi e centina
...ia di concerti.
Poi una lunga pausa dalla musica e dalla vita sociale. Una crisi personale, anni difficili, droga, comunità di recupero. Tutto sviscerato nelle canzoni che comporranno il suo primo disco solista.
2009: esce Semper Biot, prodotto da Taketo Gohara, pubblicato da Niegazowana. Un debutto scarno e lancinante, un diario intimo che sa di doloroso miracolo. Numerosi gli ospiti, tra cui Mauro Pagani al violino, e tanti gli ammiratori illustri di questo disco, da Vinicio Capossela a Manuel Agnelli. Osannato dalla critica come uno dei dischi più puri degli ultimi anni. Anche Daria Bignardi l’ha voluto ospite nel suo programma L’Era Glaciale, dove il cantautore ha saputo raccontare il suo universo con spiazzante sincerità. Parte un tour lungo un anno, durante il quale Edda ha, tra le altre cose, condiviso più volte il palco con gli Afterhours, duettando con loro il suo brano “Milano”. Semper Biot viene candidato al Premio Tenco come “miglior esordio dell’anno”.
2010: esce l’ep live In Orbita, registrato a Radio Capodistria. Il mini-album fotografa la poesia di un suo concerto. Oltre ai brani tratti daSemper Biot, degna da citare la cover della bellissima canzone di Moltheni “Suprema”.
2012: esce Odio i vivi, un album più denso e ricco dal punto di vista degli arrangiamenti, costituito dalla sperimentazione orchestrale, sempre con la produzione di Taketo Gohara. Il disco ottiene ancora una volta grandi consensi dalla critica, per molte delle testate è disco del mese. Il mensile Blow Up gli dedica la copertina. Il PIMI gli conferisce il premio come miglior artista dell’anno 2012. Viene candidato nuovamente al Premio Tenco, questa volta nella sezione “Miglior disco dell’anno”.
2014: esce Stavolta come mi ammazzerai?, l’album rock della sua carriera solista. Prodotto da Fabio Capalbo, è il lavoro che consacra Edda come uno dei più significativi cantautori italiani. La critica è unanime nel dichiarare che è uno dei dischi italiani più belli del decennio. Altri dichiarano che era da “Hai paura del buio?” che non si sentiva un disco così. Ma è soprattutto il pubblico a fare la differenza questa volta, aumentando considerevolmente e dimostrando grande attaccamento durante le 70 date del tour.
2016: esce Graziosa Utopia. “Graziosa Utopia” è il titolo del disco, ma non esiste alcuna canzone con quel nome: è il concetto che lega le note con le parole, la sintesi perfetta del percorso interiore che ha portato la nascita delle canzoni. Le melodie, talvolta corrotte da brusche e geniali intuizioni musicali, s’intrecciano con raffinate e suggestive scelte armoniche.
Non è un disco aggressivo e nemmeno un disco di protesta. Edda ha fatto pace con se stesso e dialoga con i suoi demoni con insospettabile leggerezza, dispensando immagini e sensazioni di rara forza e indiscutibile serenità.
Tornano molti temi: la paura di abbandonarsi, la trascendenza, le piccole contraddizioni della vita quotidiana, questa volta descritte attraverso una consapevolezza stilistica che solo un artista con una sensibilità così estrema può raggiungere. In sintesi, “Graziosa Utopia” racconta un sogno condiviso, quello di provare a stare bene, nonostante tutto.
L’album è prodotto e suonato da Luca Bossi e Fabio Capalbo, la band stabile di Edda da lui simpaticamente chiamata i “Furore Uterino”. Il sound ricercato dalla produzione artistica è un mix tra la tradizione italiana anni ‘70-‘80 e il pop rock internazionale contemporaneo. La somma degli ingredienti sonori e l’unicità dell’artista regalano un disco di forte personalità, ma decisamente accessibile e penetrante.
Al disco hanno partecipato anche amici ammiratori di Edda, come Federico Dragona dei Ministri (cori in Spaziale), e Giovanni Truppi (chitarrista solista in Arrivederci a Roma).


Mirko Lucidoni, in arte Jena Lu, nasce a Teramo il 2 novembre 1975.
È un cantante, chitarrista e autore di matrice rock.
Si avvicina alla musica nella metà degli anni 90, quando viene folgorato da Nevermind dei Nirvana.
Dopo aver militato in diverse band locali con repertorio proprio, fonda nel 2006 la band alternative rock laBase, con la quale, nel 2008 raggiunge le finali regionali del concorso ArezzoWave.
Dopo alcuni aggiustamenti nella formazione, nel 2013 la band raggiunge la line up attuale e, nel 2015, vede la luce Antropoparco, il primo lavoro ufficiale della band.
il disco viene accolto positivamente dalla critica ricevendo numerosi apprezzamenti dalle maggiori riviste e webzine del settore, come Buscadero, Rockerilla, OndaRock, RockON, RockGarage, Rockambula, etc…
Nel 2015, inoltre, la band partecipa alla compilation tributo per i dieci anni di attività degli Stardom, band esponente della new wave italiana, reinterpretando il brano Unidirezionale.
Nel 2017 la band partecipa al disco tributo dedicato alla memoria di Claudio Rocchi, uno dei protagonisti del rock psichedelico e progressivo italiano, arrangiando nel proprio stile il brano Ogni Uomo. Nello stesso anno la band viene selezionata per partecipare alle finali nazionali della manifestazione Sanremo Rock.
L’attività artistica di Mirko Lucidoni non si è mai limitata all’arrangiamento e alla scrittura di brani pensati per essere eseguiti da una rock band. Alla fine del 2017, l’autore raggiunge la consapevolezza del fatto che molti dei suoi brani inediti avrebbero avuto un impatto maggiore se interpretati “unplugged”.
Nasce così il progetto solista Jena Lu, nel quale l’autore riprende una raccolta di brani inediti, molto intimi, scritti in varie fasi della propria vita, per svilupparne l’idea ed inserirli in un nuovo disco.
Le session e le registrazioni, portate avanti durante tutto il 2018, vengono coadiuvate dal polistrumentista e produttore Davide Grotta.
Jena Lu ha già proposto il suo repertorio dal vivo nell’estate 2018 in occasione del Playnot Festival, esibendosi in apertura del concerto di Edda, nome d’arte di Stefano Rampoldi, storico front man dell’altrettanto storica rock band italiana Ritmo Tribale, che, tra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90, ha ispirato diverse band tra quelle che attualmente sono le più rappresentative della scena rock in Italia.
La pubblicazione di Jena Lu - Le Dita nelle Costole è prevista nella prima parte del 2019, con l’etichetta I Dischi del Minollo.


Comunicazione e ingresso riservati ai soci ARCI
Ingresso con sottoscrizione - 12€ con consumazione
E' caldamente consigliata la prenotazione: passa a trovarci e prenota il tuo posto per non rischiare di restare fuori! Ultimo giorno utile giovedì 17 gennaio.

Show More