Buskercase #4 // I Shot A Man e Gospel Book Revisited

Buskercase #4 // I Shot A Man e Gospel Book Revisited

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Event organized by sPAZIO211

From 15:00 to 19:00 - Terminated event -

From Friday 5 July 2019 until Friday 5 July 2019

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Quanto sarebbe bello avere un palco portatile, che permette di ascoltare musica live in ogni situazione?
Adesso c'è, e si chiama Buskercase! Scopritelo ogni giovedì e venerdì all'interno di Sun of a beach: spiaggiatevi qui, il programma estivo di sPAZIO211, ogni sera con un nuovo concerto e le interviste di RadioOhm

Venerdì 5 luglio
Ore 17:00
I Shot A Man e Gospel Book Revisited
Ingresso gratuito.
Talk + Live

Ai microfoni gli
...speaker di RadioOhm: Clara e Irene da Plaid In Italy - La coperta musicale di RadioOhm

I Shot A Man
I Shot a Man nasce nell’estate 2014, da un'idea di Domenico De Fazio, dei suoi slide, delle sue vecchie chitarre elettriche, di legno, di ferro. Alla batteria c’è Blue Bongiorno, polistrumentista di formazione jazz che non disdegna di suonare cucchiai, sgabelli e assi per lavare i panni. Completa la formazione Manuel Peluso, che sposa il fingerpicking sulla chitarra acustica ad un'impostazione vocale a metà tra il crooner e il busker.
Si distinguono pochi suoni, guasti e grossi. Gli I Shot a Man suonano con l’ostinazione di riprendere la storia del blues dall’inizio, in un percorso che dagli spiritual cantati a voce nuda, arriva a quelle chitarre acustiche suonate con colli di bottiglia, e si spinge fino alle valvole sature degli amplificatori, quando il blues stava partorendo il rock, e presto tutti avrebbero cominciato a ballare.
Il suono di I Shot a Man è fatto di voce, chitarre, batteria e niente basso. Li costringe a inventare arrangiamenti nuovi, a ripensare la ritmica, in un dialogo costante tra le percussioni e un fingerpicking vecchio di cent’anni.
Il 2018 è l'anno in cui la band inizia a guadagnarsi l'attenzione del panorama blues italiano. Gli I Shot a Man vincono il contest Effetto Blues, dividono il palco con i The Animals in occasione del Torrita Blues Festival, sono tra gli ospiti del main stage al raduno Blues Made in Italy. Accanto ai festival, il viaggio della band si riempie di locali e club nel nord e centro Italia. Nel 2018 nasce la collaborazione con la comunità di blues dancers, un amore a prima vista che dà vita a numerose serate e che porta la band come headliner al festival The Big Blues, a Creta.
"GUNBENDER" è il primo album in studio. È stato registrato live nel febbraio 2019. Contiene cinque inediti e cinque standard, è stato registrato in cinque giorni con cinque chitarre. È stato finanziato grazie ad un crowdfunding che è andato oltre ogni aspettativa. Il sostegno è arrivato da vecchi e nuovi amici, da persone che ci seguono da sempre e da chi invece ci ha ascoltato una sola volta dal vivo, lontano, su un'isola greca.

Gospel Book Revisited
Gospel Book Revisited nasce a Torino nel 2014 ed è formato da Camilla Maina (voce), Umberto Poli (chitarra), Gianfranco Nasso (basso) e Samuel Napoli (batteria).
Nel nome della band troviamo le coordinate del progetto. La passione per la musica nera e le sue radici è infatti il connettore di musicisti con percorsi anche distanti, e la black woman che accompagna il logo, disegnata dalla brasiliana Carol Rossetti, ne è l’immagine.
La rivisitazione è assunta a metodo, punto d’equilibrio tra filologia e creatività.
Il live, evocato dal ‘libro di canti’, è la dimensione privilegiata in cui generosamente dare l’anima, o meglio il soul. In particolare per un gruppo che si ispira alle jam band statunitensi.
Ma l’idea iniziale di celebrare le grandi interpreti femminili della tradizione afroamericana rileggendone i classici vira presto in un più ampio omaggio al blues.
Alla riscrittura si affianca la scrittura, portando all’integrazione del repertorio di cover con brani originali. E l’energia e la libertà del palco vengono messe alla prova dello studio di registrazione.
Won’t You Keep Me Wild?, autoritratto in forma di EP, arriva dopo questi rapidi scatti di crescita: “il diavolo e la sua musica” intrappolati in studio per un trattamento rock, secondo una scaletta fatta non solo di standard rivisti e corretti ma anche di due inediti firmati dalla stessa band.

Powered by buskercase.
BUSKERCASE è l’innovativa struttura modulare che rivoluziona le performance artistiche all’aperto.
Un originale palco mobile progettato per orientare e amplificare il suono, migliorando il comfort acustico dell’esibizione. La scenografia è formata da sette pannelli assemblabili in molteplici configurazioni diverse per ogni esigenza artistica ed estetica.
BUSKERCASE è un ottimo incentivo per promuovere l’arte, offrendo un’opportunità di socializzazione e rigenerazione urbana.
BUSKERCASE:
- è un arredo da rigenerazione urbana che permette di riqualificare diversi contesti incentivando l'arte come strumento di aggregazione e socialità;
- riesce ad orientare la performance artistica amplificando davanti la struttura e limitando la diffusione del suono nello spazio retrostante;
- costituito da sette pannelli con una forma studiata per occupare meno spazio possibile una volta richiuso, facilitandone il trasporto.

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