La Stanza della Nonna live at Retronouveau

La Stanza della Nonna live at Retronouveau

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Event organized by Retronouveau

From 21:30 to 02:00 - Terminated event -

From Wednesday 25 December 2019 until Thursday 26 December 2019

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Il concerto di Natale 2019, che come ogni anno è dedicato ad una meritevole band messinese, vede il ritorno de " La Stanza della Nonna".
La band, dopo alcuni cambi di formazione, torna per la presentazione del secondo lavoro in studio: " Dove gli occhi non possono arrivare".
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Ticket 6€
Apertura porte - 22.30
Opening act: Befolko - 23.00
La Stanza delle Nonna - 23.30
Aftershow Dj set Davide Patania
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Bio:

La Stanza della Nonna è un gruppo musicale messinese che inizia a suonare nel 2012 in una sala che in
realtà era, manco a dirlo, una stanza della casa appartenente alla nonna di due dei componenti del gruppo,
Dario e Milko Giuffrida.
Nella poetica e nelle musiche il gruppo si rifaceva a atmosfere polverose, da camino, in un continuo
confronto tra un passato (mai nostalgico, in verità) e un presente vissuto in pienezza. Nonostante il nome
del gruppo rimandi a atmosfere familiari e sedentarie, in una sorta di contrappasso e quasi per contrasto,
La Stanza della Nonna trascorre il primo anno di vita tra Messina, Pisa e Roma, in un continuo viaggio
che porterà successivamente il gruppo a aprire i concerti di Marta Sui Tubi e Modena City Ramblers.
Questo accade nell’agosto del 2014 durante il LiberArtFest: l’evento entra così ufficialmente nella storia
di questi sette musicisti.
Il viaggio, si sa, è andare ma anche tornare ed è quello che fa La Stanza della Nonna nel 2015 quando,
rimesso piede in riva allo Stretto, decide che è tempo di fermare su disco il cumulo di emozioni e
avventure che fino a quel momento aveva vissuto. Il gruppo è ricco di amicizie e contatti e, consapevole
di ciò, decide di lanciare la sua prima campagna di crowdfunding attraverso Musicraiser. Raggiunto il
goal in tempo record, in autunno La Stanza della Nonna entra al Dalek Studio di Messina per le
registrazioni dei brani che finiranno nel primo disco omonimo. In una improvvisata strategia di marketing
l’album esce poco prima di Natale, il 23 dicembre 2015, in tempo per finire sotto gli alberi dei fan che
possono così aggiungere ai soliti “Jingle bells” e “Tu scendi dalle stelle” anche “Amarsi ai tempi del
caos”, “La piccola orchestra Ezechiele” e altri otto brani, adatti in realtà a tutte le stagioni e non solo al
freddo inverno.
Durante l’anno successivo il gruppo presenta ufficialmente il disco con un tour che li porterà nuovamente
in giro per tutta l’Italia. La prima tappa è ovviamente Messina, dove La Stanza della Nonna si esibisce il
17 gennaio davanti agli amici del Retronouveau. Durante quello stesso anno poi, il gruppo cambia casa e
diventa una delle band resident del Dalek Studio di Messina. Il luogo, oltre a essere uno studio di
registrazione, è un crocevia di musicisti e artisti che permette ai “nonni” di conoscere e esplorare nuovi
orizzonti artistici.
L’influsso del circuito del Dalek, l’aria che si respira (lo studio sorge su una collina affacciata sullo
Stretto di Messina) induce La Stanza della Nonna a suonare i vecchi e i nuovi brani con un nuovo spirito,
abbandonando (mai del tutto) le sonorità folk del primo disco e avvicinandosi sempre più all’elettronica e
alla psichedelia. Tutto ciò avviene nel 2017, quando anche la formazione de La Stanza della Nonna
subisce qualche modifica. Il gruppo passerà infatti da sette a quattro elementi, con una ricaduta inevitabile
sul suono del gruppo.
È in questo periodo che si pongono le basi per un nuovo disco la cui gestazione passa, anche questa volta,
dal crowdfunding. La Stanza della Nonna, chiede infatti aiuto ai suoi fan tramite Musicraiser e ancora una
volta, il gruppo arriva al goal. Si può così tornare in studio per concentrare tutti gli influssi, le
sperimentazioni, le idee che si sono succedute negli ultimi 12 mesi al Dalek. L’esigenza di esprimersi con
sonorità mai sperimentate prima è confermata dall’ingresso nella band di Giuseppe Ruggeri al basso, che
porta nuova linfa al “nuovo” suono de La Stanza della Nonna.
Nel 2018 viene annunciato l'arrivo del secondo album, “Dove gli occhi non possono arrivare” con la
produzione artistica di Damiano Miceli e il missaggio di Claudio La Rosa. I testi e le musiche sono de La
Stanza della Nonna. Tre brani che anticipano l'album sono già online,
“Anima d'idrogeno”, “O papà” e “Mendico”.
Dal 22 novembre 2019 è online il brano(con videoclip): “Hai mai visto asini volare?” che anticiperà di
qualche settimana l'uscita dell'album “Dove gli occhi non possono arrivare”.
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Il Befolko

"Il Befolko" (Roberto Guardi, 1992) è folk west coast dal sapore vagamente anni '70, però a Napoli e in lingua napoletana. Approcciata la chitarra da autodidatta intorno ai 17 anni si esibisce dal maggio 2015. Qualcuno lo ha definito come un bizzarro incrocio tra il britannico Nick Drake e il primo Pino Daniele. Poche le cifre stilistiche: semplicità linguistica e tematica, discreta parlantina, voglia di raccontare e raccontarsi, malinconia e propensione all'intimismo. Ha rilasciato il suo primo album "Isola Metropoli" nel dicembre 2017, il secondo disco vedrà la luce nel 2020. Armato di sola chitarra acustica, è un menestrello girovago in cerca di avventure. Il primo album gli è valso un tour nazionale, che ha toccato tra i tanti posti Milano, Roma, Bologna, Torino (Reset Festival 2019), Palermo e Catania. Precedentemente è stato percussionista dei napoletani La Maschera, coi quali ha inciso il primo fortunato album nel 2014. Attualmente sta registrando il secondo disco, in arrivo nel 2020.

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