C'MON TIGRE // Livorno - The Cage

C'MON TIGRE // Livorno - The Cage

Save

Event organized by The Cage

From 21:00 to 03:00 - Terminated event -

From Saturday 1 February 2020 until Sunday 2 February 2020

-

Associazione Culturale The Cage presentano:
C'mon Tigre in concerto
Sabato 1 Febbraio 2020 - The Cage Theatre Livorno
ingresso € 12 + d.p.
Apertura porte ore 22.00
A seguire MY GENERATION - Cage Night Party, ad ingresso libero
info@thecagetheatre.it - Cageline 346 6881689 // 392 8857139

Prevendite aperte a breve su circuito VivaTicket
puoi acquistare i biglietti online:
tba

puoi acquistare i biglietti pres
...so il punto vendita Vivaticket più vicino a casa tua
https://www.vivaticket.it/ita/ricercapv

puoi acquistare i biglietti, senza alcun costo di prevendita, presso la biglietteria del The Cage, aperta tutte le sere con eventi in programma. Vai su: www.thecagetheatre.it

---------------------------------------------------------------
C'MON TIGRE
“RACINES”
Tradizione e sperimentazione. Si muovono in bilico tra questi due territori, i C’mon Tigre, duo attorno al quale ruotano musicisti provenienti da più parti del mondo. Ed è un collettivo multicolore, quello che hanno messo insieme per la loro seconda prova, “Racines”.
Il titolo è una parola francese che significa “radici”, laddove le radici sono quelle musicali in cui piedi, testa e cuore dei C’mon Tigre sono immersi, e da cui, con i loro brani contaminati, spiccano il volo per creare ambientazioni sonore inedite. Nel loro nuovo disco i suoni del Mediterraneo - il mare della loro terra - si intersecano, intrecciano e sovrappongono con un caleidoscopio di altre sonorità e un approccio nuovo, basato - spiegano - “sul tipo di lavoro che avevamo fatto riarrangiando il primo album per i live, quindi enfatizzando la parte sintetica dei pezzi”. Quel lavoro, questa volta, è stato portato avanti da subito: “La composizione dei brani ha previsto sin dall’inizio l’utilizzo di macchine e sintetizzatori come base per l’intervento di strumenti acustici. L’obiettivo era di riprocessare in maniera più contemporanea il terreno dell’influenza mediterranea da cui il nostro progetto è indubbiamente partito”.
Le dieci tracce di “Racines” sono nate in momenti di intimità: per i C’mon Tigre il nucleo iniziale di idee compositive deve rigorosamente appartenere alla dimensione dell’istinto, della naturalezza. Ma poi c’è l’urgenza che quel nucleo esploda e dia vita ad altre idee e suggestioni, e affinché ciò accada lo scambio con altri musicisti e la creazione di una famiglia allargata e geograficamente tentacolare è fondamentale. Da qui il coinvolgimento, in questo “Racines”, di Danny Ray Barragan aka DRB, Mick Jenkins, Pasquale Mirra, Beppe Scardino, Mirko Cisilino, Marco Frattini, Jessica Lurie, Amy Denio, Tina Richerson, Sue Orfield, Alessandro Rinaldi, Henkjaap Beeuwkes.
Immaginatevi un cantiere aperto dove bassi e chitarre dialogano con fiati, synth, percussioni, vibrafoni, immergendo l’ascoltatore in un viaggio sonoro sensuale e ipnotico. Salpando dal bacino del Mediterraneo e lasciandosi guidare dalla fascinazione per l’Africa e il Medioriente, i C’mon Tigre danno forma a un linguaggio inedito, originale, fatto di commistioni con il jazz, l’afrojazz, le ritmiche dell’hip hop, il funk, la disco anni Settanta. Il tutto senza mai chiudersi in uno stile, ma spingendo al massimo l’esplorazione quale dimensione che ogni viaggio degno di questo nome dovrebbe racchiudere. “Con i musicisti con cui lavoriamo ci si passa la palla fino alla fine, i brani possono prendere direzioni diverse in ogni momento”.
Il risultato è un disco meticcio, cosmopolita, che sfugge a qualsivoglia etichetta per l’affermazione di un’attitudine libera. Attitudine che ha portato i C’mon Tigre a cercare una connessione con la cultura del dancefloor, pur se intesa solo come evocazione da rivisitare e rimanipolare in modo assolutamente personale. “Per la prima volta abbiamo usato delle voci sintetiche, ma trattate alla maniera primordiale, non con vocoder, ma con dei vecchi talk box che ci hanno dato la possibilità di modulare le parole pilotandone il suono”. Una via, questa, che si abbina a testi che hanno il sapore del racconto cinematografico, non importa si tratti della sceneggiatura noir di “Underground Lovers” - canzone su un’ossessione amorosa che sfocia nel dramma - o della storia retrofuturista di “Behold The Man”, su un uomo adulto che sbarca sul pianeta mondo senza detenere alcuna conoscenza e che si ritrova, dunque, costretto a imparare tutto, compreso il significato della parola “libertà”.
Proprio tale immaginario cinematografico ha spinto i C’mon Tigre a tradurre il loro vagabondaggio sonoro in una forma visuale, sulla scia del discorso avviato con i video

animati realizzati con il pittore Gianluigi Toccafondo e il fumettista croato Danijel Žeželj per i brani del 2014 “Federation Tunisienne de Football” e “A World of Wonder”. Questa volta l’ambizione di fondere musica e immagini è ancora maggiore: “Racines” sarà proposto sia in formato cd sia in una versione “doppio vinile + libro” comprendente un volume da sfogliare durante l’ascolto dell’album, volume che a ogni brano accosta un particolare universo visivo. Qui gli artisti coinvolti sono i fotografi di fama internazionale Harri Peccinotti, ed il serbo Boogie, il pittore Mode 2, lo street artist Ericailcane, il giapponese Shigekiyuriko Yamane, e ancora Stefano Ricci, Maurizio Anzeri, Sic Est, oltre agli stessi Žeželj e Toccafondo. Quest’ultimo, Anzeri e Sic Est firmeranno anche tre video realizzati con tecniche differenti (rispettivamente pittura animata, stop motion e animazione 3D), in accompagnamento ai singoli “Underground Lovers”, “Mono No Aware” e “Behold The Man”, in uscita tra dicembre 2018 e marzo 2019. La chiave è quella di una peregrinazione multimediale che per i C’mon Tigre è conditio sine qua non della loro stessa musica. Lasciatevi contagiare.
About Label
BDC - Bonanni Del Rio Catalog è l’insieme sistematizzato delle attività e
produzioni di Lucia Bonanni e Mauro Del Rio relative ad arte contemporanea e dintorni. È composto da una serie in divenire di eventi, oggetti, luoghi, ognuno identificato da un numero progressivo. Tra gli artisti che sono passati per BDC: Banksy, Luigi Ghirri, Gonjasufi, Patti Smith.
http://www.bonannidelriocatalog.com/
!K7 Records è riconosciuta come una delle etichette più particolari di musica
elettronica. Il successo internazionale ottenuto con artisti come Apparat, When Saints Go Machine, Brandt Brauer Frick e New Look fa di !K7 una delle etichette indipendenti influenti in tutto il modo . Il gruppo di etichette interno a !K7 include Strut, Aus, DJ-Kicks e 7K.
http://www.k7.com/




Muovendosi tra tradizione e sperimentazione, C’mon Tigre è un duo attorno al quale ruota un collettivo multicolore di musicisti provenienti da più parti del mondo.
C’mon Tigre nasce nel bacino del mediterraneo, e germoglia agli angoli delle grandi città raccontando l’Africa, per fascinazione, con una linea curva che parte da San Diego e finisce a Bombay. La radice è il funk, quello sporco, termine con cui gli afroamericani indicavano l’odore del corpo in stato di eccitazione.
Dopo aver pubblicato lo spettacolare film musicale “Federation Tunisienne de Football” nato dalla collaborazione con l’artista Gianluigi Toccafondo, i C’mon Tigre hanno pubblicato il loro primo album nel 2014 che li ha portati a suonare nei principali club e festival italiani ed europei (Roskilde Festival, Fiesta des Suds, Eurosonic Noorderslag)
Racines è il titolo del nuovo album (uscito a Febbraio 2019 per BDC / !K7), una parola francese che significa radici, laddove le radici sono quelle musicali in cui piedi, testa e cuore dei C’mon Tigre sono immersi, e da cui, con i loro brani contaminati, spiccano il volo per creare ambientazioni sonore inedite.
Nel nuovo disco i suoni del Mediterraneo - il mare della loro terra - si intersecano, intrecciano e sovrappongono con un caleidoscopio di altre sonorità e un approccio nuovo, meticcio, cosmopolita, che sfugge a qualsivoglia etichetta per l’affermazione di un’attitudine libera fatta di commistioni con il jazz, l’afrojazz, le ritmiche dell’hip hop, il funk, la disco anni Settanta. La versione Lp comprende un volume da sfogliare durante l’ascolto dell’album, volume che ad ogni brano accosta un particolare universo visivo curato da fotografi, illustratori e street artist di fama internazionale: Harri Peccinotti ed il serbo Boogie, il pittore Mode 2, lo street artist Ericailcane, il giapponese Shigekiyuriko Yamane, e ancora Stefano Ricci, Maurizio Anzeri, Sic Est, oltre agli stessi Žeželj e Toccafondo.
Sic Est e Maurizio Anzeri hanno firmato i primi due video usciti in accompagnamento ai singoli “Behold The Man” e “Mono No Aware”.

Show More